A oltre un anno dall’apertura, questa pizzeria non teme confronti sulla piazza milanese e si piazza ai vertici della nostra classifica con il massimo dei voti. Ottime materie prime e grande tecnica per l’impasto che è letteralmente una nuvola, di una leggerezza che non lascia appesantiti e assetati. I condimenti poi, sono semplicemente sublimi, sia per le pizze classiche che per quelle più originali, come quella con impasto brioche ripiena di astice per una versione davvero gustosa del famoso lobster roll. Il menù si apre con 3 percorsi degustazione che prevedono 4, 5, 6 assaggi di pizze e fritti al prezzo di 30, 40 e 45 euro, per poi proseguire con le singole portate se si ha voglia della classica tonda. Noi abbiamo optato per il primo percorso, iniziando dal fritto chiamato “miseria e nobiltà” (omaggio a Totò) composto da una frittatina di pasta (bucatini cacio e pepe) con tartare di gambero rosso, la sua bisque e tartufo nero, dalla frittura leggera e i sapori ben bilanciati. Eccellente lo spicchio di margherita (chiamata “semplice non vuol dire facile”), in quanto prima viene fritta e poi cotta al forno, condita con un pomodoro dolcissimo e una mozzarella di bufala a crudo. Ben fatto anche il trancio di calzone ripieno di scarola, colatura e alici di Cetara, provola affumicata, polvere di olive di Caiazzo, aglio orsino, noci di Sorrento e pomodorini datterini, per un gusto intenso e persistente.
Dinamico, preciso e simpatico.
Plauso per l’attenzione rivolta all’olio EVO, che viene messo a crudo sulle pizze scegliendo tra diverse tipologie.
La lista si compone non solo di birre artigianali, ma anche e soprattutto di vino, ben selezionato tra cantine italiane e straniere e con la presenza di alcune etichette naturali. Ricarichi medio-alti e interessanti gli abbinamenti proposti dal bravo sommelier.
Se non fosse per i due bellissimi forni a legna che si intravedono all’entrata, non sembrerebbe di stare in una pizzeria, visto l’arredo curato ed elegante, quasi da moderno bistrot. L’attenzione è posta anche alle stoviglie e alle posate, nonché ai bicchieri, vista la bella carta delle bevande.
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