Baccio e i Gradini

Pizzeria di quartiere che si definisce tale anche per il nome legato all’adiacente scalinata e per l’atmosfera informale che vi si respira. Qui viene servita una pizza che richiama quella in stile napoletano, caratterizzata però da un cornicione meno alto e con la parte centrale più simile alla romana, per un risultato complessivamente fragrante e digeribile. Vengono proposte ben cinque varianti di margherita a cui si affiancano pizze classiche e quelle di Baccio, più originali e decisamente ricche di ingredienti. Ovviamente non mancano i fritti a cui si aggiungono i Gradini, ossia un’alternativa alla bruschetta, realizzati con tranci di pizza cotta al vapore, poi ripassati al forno e rifiniti con golosi condimenti. Nel corso della nostra visita abbiamo gustato una saporita crocchetta di patate e provola e una frittatina di pasta con bucatini, provola e prosciutto risultata troppo asciutta. Molto gradevoli e fragranti i gradini, il primo condito con una golosa genovese preparata con cipolla ramata, manzo, pomodori secchi e formaggio canestrato, il secondo con ciauscolo e caciofiore. Tra le pizze abbiamo optato per la margherita di Baccio con crema di datterino arrostito, stracciata di Andria e pesto di basilico, gustosa ma poco equilibrata nella distribuzione degli ingredienti, stesso difetto riscontrato nell’ortolana invernale con verza all’agro, broccolo romano, bieta rossa e pomodorini datterini. Deludente il dessert “crema e visciole” servito in un barattolino di vetro, con la crema troppo dolce, la frolla sbriciolata eccessivamente molle e poche visciole per bilanciare il gusto.