Kanpai

Piccolo passo in avanti per questo ristorante giapponese, la cui cucina combina elementi della tradizione nipponica con un tocco di creatività, abbinando cocktail ben fatti e una bella selezione di sake, come testimoniato dal drink da noi scelto, piacevolmente acido e speziato, a base di tequila (Silver Patron) con Fernet Hunter, litchi, lime e sciroppo ai 5 pepi. La presentazione era in stile minimale ed elegante, con un unico cubo di ghiaccio personalizzato e, come topping, una caramella gommosa a forma di coccodrillo, che aggiungeva una vena di ironia; il sapore fresco, leggero e aromatico. Tra i piatti proposti abbiamo assaggiato la tempura di polpo e cipollotto con salsa di soia al wasabi, dalla frittura croccante e non troppo unta, e il bao chashu, un panino al vapore farcito con chashu (pancia di maiale stufata) e maionese alla senape, dalla carne saporita e ben cotta. Come piatto principale abbiamo optato per il cirashi con battuta di tonno rosso del Mediterraneo Ikejime, salsa yukke, uova di pesce, alga nori e cipollotto servito caldo, nel complesso gustoso ed equilibrato.