Tinello Bistrot
Indirizzo: Via Vigna di Corte, 6, Castel Gandolfo, Lazio
Telefono: 06/24597135
Sito Web: www.tinellobistrot.it
Dettagli del ristorante:
- Tipologia: tradizionale con spunti creativi
- Voto: 7.25
- Prezzo: piatti 6/22€, dolci 6/8€
- Chiuso: Lunedì e Martedì
- Tavoli all’aperto: no
- Orario di apertura:
Offerte: A un anno di distanza dall’inserimento in guida, questo locale si conferma un valido indirizzo dove fermarsi a mangiare andando a visitare Castel Gandolfo, uno dei più bei paesi dei Castelli Romani. Il progetto è nato come spin off del ristorante Sintesi, il quale ha aperto da qualche tempo ad Ariccia. Qui da Tinello la cucina è più smart rispetto alla casa madre, con un menù che, già dalla mancata suddivisione delle portate, fa intuire la volontà di lasciare libero il cliente di mangiare quello che vuole, nell’ordine che preferisce. Oltre alla carta in cui i piatti seguono un andamento stagionale, c’è una piccola lavagnetta che viene lasciata al tavolo con i fuori menù e le bevande alla mescita sul retro. Dopo aver avviato il pasto con qualche fetta dell’ottimo pane fatto in casa servito con del delizioso burro mantecato con capperi e scorzetta di limone, abbiamo assaggiato il gustoso porro brasato su zabaione salato, una preparazione semplice ma di effetto, con l’ortaggio dolce, morbido e ben cotto che ben si sposava con la sapidità della salsa. Particolare la cicoria cotta alla brace, la cui nota affumicata conferiva alla classica verdura di campo una marcia in più. Tra i primi abbiamo optato per i fusilli alla parmigiana liquida di melanzane, ovvero un sughetto che ricordava il sapore del celebre piatto a cui forse mancava una piccola nota sapida. Croccante e asciutta la frittura del pollo servito a pezzi con una panatura spessa, accompagnato da una senape addolcita dal miele in cui si sentiva, però, molto forte la parte piccante. Semplicemente perfetto il gelato al rosmarino con olio EVO laziale a dare quella nota amara e piccante a un dolce non dolce che, a nostro avviso, è stato il giusto finale del pasto. Caffè leggermente sottoestratto e non particolarmente aromatico.
Recensioni:
- Ambiente: La vecchia struttura con i muri in pietra e il soffitto a piccole volte a mattoncini ben si integra con l’arredo moderno, creando una piacevole atmosfera, calda e accogliente, in cui fermarsi anche solo per bere un calice di vino, magari al bancone posto di fronte all’ingresso. I tavoli sono senza tovaglia ma con bei tovaglioli di stoffa, le posate sono disposte sfuse in un portaposate rettangolare, accanto ai bicchieri per l’acqua e per il vino.
- Servizio: Cortese e puntuale.
- Cantina: La lista delle bevande è totalmente incentrata sul bere naturale, con scelte non banali e una buona selezione anche al calice; corretti i ricarichi.
- Olio: Su richiesta, insieme al pane al burro, ci è stato servito un olio EVO laziale, blend di Frantoio, Leccino e Canino, versato in una ciotolina dalla bottiglia a norma.
- Glutine:
Consigliato: 1
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