Pulejo

Indirizzo: Via dei Gracchi, 31, Roma, Lazio

Telefono: 06/85956532

Sito Web: www.pulejo.it

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: ricercata
  • Voto: 8.5
  • Prezzo: antipasti 33/35€, primi 35/38€, secondi 45/60€, dolci 28/30€
  • Chiuso: Domenica
  • Tavoli all’aperto: no
  • Orario di apertura:

Offerte: Si consolida la proposta di questo giovane ristorante guidato dallo chef Davide Pulejo. La sua è una cucina di ricerca che ama rielaborare alcuni grandi classici, quest’anno in modo particolarmente centrato tanto che abbiamo deciso di premiarlo con un incremento di voto. Il menù prevede la possibilità di ordinare à la carte (almeno due portate a persona) oppure di optare per uno dei due percorsi degustazione da 5 e 7 portate rispettivamente a 100 e 130 euro, quasi il doppio del prezzo di due anni fa (55 e 75 euro). Ottima la proposta del pane, con una pagnotta a lievitazione naturale realizzata con farine semi-integrali arrivata calda in tavola insieme a un goloso burro, a dei croccanti grissini e, soprattutto, a un eccellente pane sfogliato con burro, rosmarino e pepe. Degni di nota pure i finger food omaggio della cucina: cialda di polenta taragna ripiena di stracchinato di vacca, tartelletta orientale con pesce sughero affumicato, maionese all’aneto ed erbe di campo condite con olio di mostarda, génoise all’alchermes con fegatini di pollo, cialda con crema di zucchine alla scapece. È stata poi la volta di un classico dello chef, il peperone come il manzo, ovvero un peperone trattato per una settimana così da assumere colore e consistenza del manzo, fatto a tartare e servito con tuorlo d’uovo, capperi e parmigiano quest’anno in crema, scelta che condividiamo dopo le critiche della passata edizione in cui, a nostro avviso, proporlo grattugiato tendeva ad asciugare il palato. Convincente pure la tagliatella bruciata di pomodoro con battuta di Fassona piemontese, crema di latte al midollo e basilico rosso. Altro grande classico il risotto Mi-RO, un base di risotto allo zafferano con sopra una coda alla vaccinara da integrare nel piatto, anche in questo caso migliorato per via della presenza di una nota acida auspicata nella precedente visita. Ultimo piatto salato del percorso il delizioso astice cotto prima al vapore e poi nel burro proposto con bisque, zucchine ed emulsione e polpa di pompelmo rosa a rinfrescare il palato. Una deliziosa anguria alla pizzaiola, ovvero dei pomodori con sorbetto di pomodoro, spuma di anguria e origano fresco, ha introdotto un ottimo dessert, la tarte Tatin di sedano rapa da terminare spalmandoci sopra gelato al fiordilatte e vaniglia. Degna conclusione con un buon espresso scelto da un’apposita carta, nel nostro caso un 100% arabica Finca El Cerro di El Salvador dalla piacevole acidità accompagnato da ottima piccola pasticceria fra cui segnaliamo il kiwi “sferificato” con erba cedrina.

Recensioni:

  • Ambiente: Elegante, con i colori scuri a prevalere, una bella illuminazione e tavoli lasciati nudi dalla corretta mise en place. Plauso per le comode sedute.
  • Servizio: Preciso e competente, risulta disponibile e privo delle incertezze segnalate l’anno scorso. Rimane la sensazione di una cortesia di maniera e poco spontanea.
  • Cantina: Non ci è piaciuta. Non molto estesa, prevede diverse etichette valide ma dei soliti noti senza osare verso produzioni di nicchia. I ricarichi, inoltre, invogliano a non bere.
  • Olio: Su richiesta ci è stato servito da una bottiglia a norma un olio EVO siciliano biologico DOP Monti Iblei, monovarietale Tonda Iblea.
  • Glutine:

Consigliato: 1

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