Idylio by Apreda

Indirizzo: Piazza dei Caprettari, 56/60, Roma, Lazio

Telefono: 06/87807070

Sito Web: www.thepantheonhotel.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: ricercata
  • Voto: 8.75
  • Prezzo: menù degustazione 160/180€, 4 piatti a scelta 130€
  • Chiuso: Domenica e Lunedì. A pranzo
  • Tavoli all’aperto: no
  • Orario di apertura:

Offerte: Continua a convincere Idylio, la creatura dello chef napoletano Francesco Apreda, che quest’anno ha cambiato location con un ingresso indipendente su Piazza dei Caprettari, pur rimanendo parte integrante del The Pantheon Iconic Rome Hotel. Il ristorante si fa portatore di un’innovazione gastronomica, frutto di un connubio tra sapori occidentali e orientali grazie alla poliedricità della cucina dello chef, ricca di contaminazioni, che produce piatti originali ma mai forzati. L’offerta gastronomica si compone di due menù degustazione – uno di 6 portate a 160€ e l’altro di 7 piatti a 180€ – oltre all’opzione ulteriore denominata “Idylio’s Butterfly”, che prevede un percorso ridotto composto da 4 portate a 130€ da selezionare a piacimento dai due menù degustazione presentati in precedenza. Piacevolissimo l’avvio con due tipologie di grissini speziati portati in tavola con un benvenuto dalla cucina a base di cracker farcito con un dul di ceci (crema indiana stile hummus), servito con gel d’arancia e paprika affumicata. La crema di patate e colatura di alici e mandorle accompagnata da 3 differenti salse (al nero di seppia, ai ricci di mare e con ostriche e barbabietola) si è rivelata una coccola interessante ed avvolgente per il palato. A seguire abbiamo assaggiato la rana pescatrice marinata allo yogurt e curry verde, con piselli freschi e completata con una noisette a base di olio allo shiso, servita con una coppa di rana pescatrice con brodo di funghi shitake, piatto non pienamente convincente per via della cottura leggermente arretrata del pesce. Recupero immediato con il miglior piatto della serata: capellini d’angelo serviti con brodo di spigola su crema di pastinaca completati da anguilla affumicata, dal sapore intenso ma estremamente equilibrato. Interessante e saporita anche la gallinella speziata cotta al vapore servita su asparagi fermentati con della polvere di levistico e completata con fondo di cottura; al lato viene servita una trippa in bianco condita con limone, mentuccia romana e crema di pecorino. Nella transizione dalle portate salate a quelle dolci è stato servito un predessert composto da una spuma di latte di quinoa e acqua di cozze, con gelato di asparago e quinoa tostata, che abbiamo trovato poco indicato nel preparare in modo adeguato il palato al dessert, una rivisitazione della delizia al limone. Quest’ultima è costituta da una torta caprese a base di farina di mandorle e cioccolato bianco, ricoperta da un cremoso di latte di pecora e zafferano, servita con una deliziosa crema a base di limoncello. Il caffè correttamente estratto ma non particolarmente aromatico è stato servito con una buona piccola pasticceria che riassume in modo efficiente le molteplici influenze della cucina dello chef, tra cui spiccano le samosa indiane ripiene di crema di sfogliatella napoletana e le meringhette ripiene di limone fermentato e pesche.

Recensioni:

  • Ambiente: Arredo elegante caratterizzato dai divanetti in color ceruleo e dalle poltroncine in un caldo color arancio. Tavoli senza tovaglia, pavimenti in marmo e un bel lampadario centrale in stile moderno creano un contesto raffinato e di classe.
  • Servizio: Dinamico, preciso e cortese, corretti i tempi di attesa.
  • Cantina: La carta dei vini si caratterizza per una profondità notevole e un’offerta versatile che si adatta a gusti diversi. Alti i ricarichi, sia per le bottiglie che per l’offerta alla mescita.
  • Olio: Su richiesta viene servita in tavola una bottiglia a norma di un ottimo olio EVO, blend di Leccino e Itrana, di un’azienda di Cori (LT).
  • Glutine:

Consigliato: 1

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