Enoteca Parlapà

Indirizzo: Corso Principe Eugenio, 17, Torino, Piemonte

Telefono: 011/4365899

Sito Web: www.parlapa.com

Dettagli del ristorante:

  • Tipologia: enoteca con cucina
  • Voto: 7.5
  • Prezzo: antipasti 9/17€, primi 11/13€, secondi 10/32€, dolci 6€
  • Chiuso: Domenica
  • Tavoli all’aperto: no
  • Orario di apertura:

Offerte: Festeggia i venti anni di attività questa enoteca con cucina che è a tutti gli effetti uno dei migliori ristoranti torinesi in fatto di valorizzazione dei grandi classici della cucina regionale. Originale il menù composto di due pagine scritte fitte: su quella sinistra l’elenco di tutti i piatti divisi per portata, nella destra i prezzi e le possibilità di abbinamento (ad esempio bis o tris di antipasti). Noi abbiamo dato il via alla nostra cena con la delicata lonza di maiale prima leggermente bollita e poi marinata, con l’ottimo sformatino di cavolfiore con crema d’alpeggio e con l’altrettanto buon rotolo di frittata con prosciutto e toma. Per proseguire, generosa la porzione di ravioli ripieni di borragine conditi con burro e salvia da rinvigorire con il parmigiano grattugiato lasciato in tavola ad uso del cliente, così come abbiamo apprezzato il vitello tonnato alla vecchia maniera (salsa senza maionese) con la carne rosata e la densa salsa messa sopra a forma di gianduiotti. Chiusura con un ottimo zabaione freddo servito con friabili biscotti di un produttore di Mondovì, seguito da un caffè non esaltante, in cui le note prevalenti erano quelle date da una tostatura eccessiva.

Recensioni:

  • Ambiente: Il bancone e le tante bottiglie esposte in scaffali di legno danno calore e colore ad un interno piacevole, all’insegna della classicità giocato su due piani, quello livello strada e quello interrato. Corretta la mise en place.
  • Servizio: Svolto dalle stesse persone da anni, risulta amichevole, preparato e disponibile, con gli avventori abituali chiamati per nome ma non per questo oggetto di un trattamento privilegiato. Corretti i tempi.
  • Cantina: Merita di essere letta attentamente la carta dei vini e non solo per l’offerta enoica. È intatti aperta dalla lista dei fornitori di carne, salumi, ecc. che, come suggerimmo lo scorso anno, vedremmo meglio nel menù. A seguire originale organizzazione con “gli ultimi vini inseriti”, “i vini speciali per noi” e poi gli altri, con una scelta ampia e di livello, per altro con ricarichi che invogliano a bere. L’offerta alla mescita andrebbe rinvigorita e magari scritta, visto che è raccontata (bene almeno) a voce dai camerieri. E per chiudere degnamente il pasto è disponibile una ampia scelta di amari e distillati.
  • Olio: Su richiesta è stata portata in tavola una bottiglia a norma di un olio EVO imbottigliato in provincia di Viterbo e realizzato con olive provenienti per lo più da Toscana e Umbria.
  • Glutine:

Consigliato: 1

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