Il pesce del mese: il polpo
Il polpo comune (Octopus vulgaris Cuvier) è un mollusco cefalopode della famiglia Octopodidae. Nonostante la confusione...
Il delivery è il tema del momento, da una parte ancora di salvataggio per i ristoranti a cui non è permessa la somministrazione o è limitata fino alle 18, dall’altra ambito di confronto serrato per le scarse tutele di cui godono i riders. Abbiamo già approfondito quest’ultimo tema in una intervista a Mario Grasso della UILTuCS che potete leggere qui.
La chiacchierata fatta con lui e le esigenze generate dalle restrizioni legate alla diffusione del Covid19, ci hanno sensibilizzato ancor di più sul tema delivery, tanto che gli abbiamo dedicato una sezione nelle nuove guide sulle città di Roma, Milano e Torino fresche di stampa. È in questo scenario che è avvenuto l’incontro con una serie di realtà, per lo più startup innovative, con le quali è nato un tavolo di lavoro per la creazione di un delivery diverso, “sostenibile, etico e garantito” per dirla con il claim scelto per lanciarlo.
Nasce così GIUSTA, un progetto che mira a modificare lo status quo relativo a eticità delle commissioni, tutela del rider, copertura limitata delle consegne e qualità del cibo consegnato. Questi i punti di forza dell’iniziativa:
La novità più interessante è senza dubbio la commissione richiesta al ristoratore, tra le più basse nella storia del food delivery: una commissione del 15%, variabile in misura inversamente proporzionale al valore dello scontrino, comprensiva di market place e consegna, e senza fee di ingresso. A tendere, GIUSTA, grazie all’utilizzo degli smart contract, consentirà un’equa ripartizione del valore lungo la filiera, rendendo tutte le informazioni visibili e consultabili dal consumatore, per la massima trasparenza.
La governance di GIUSTA è senza dubbio uno dei punti di forza del progetto: Cooltra, Hotbox, pOsti, SeeYouFood, STARBOX, TheFoodCons, TrustDelivery, il Prof. Andrea Vitaletti de La Sapienza Università di Roma, oltre alla nostra casa editrice: tutti accomunati dalla volontà di innovare per massimizzare l’impatto positivo verso le comunità, i dipendenti, l’ambiente. Un modello di gestione innovativo dove proprio la diversa competenza, l’interdipendenza e la trasparenza sono la vera forza trainante del business.
Affianca il team di progetto la società di consulenza EY, come Business Transformation Advisor e sponsor. Il ruolo definisce un supporto alla definizione del modello di equa ripartizione del valore, la promozione della nuova piattaforma di delivery nelle sedi istituzionali e finanziarie ed il supporto tecnologico attraverso la soluzione blockchain basata su Ethereum e presente su scala globale – EY OpsChain Traceability’’.
Fondamentale l’apporto di FIPE, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, che si è detta disponibile, vista l’eticità del progetto volto, fra le altre cose, a minimizzare la fee richiesta ai suoi associati, a farsi promotrice presso i 120.000 associati dell’iniziativa, così da consentire una rapida crescita della piattaforma.
GIUSTA è stata lanciata ufficialmente venerdì 4 dicembre con la prima consegna simbolica effettuata per il ristorante Pipero visibile nel video qui sotto anche per capire il funzionamento della piattaforma.
GIUSTA sarà pienamente operativa con un buon numero di ristoranti entro poche settimane, nel frattempo i ristoratori interessati ad avere maggiori informazioni e/o a sottoporre la propria candidatura possono scrivere a press@giusta.delivery
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